Abatellis

The Hidden City

Palazzo Abatellis, Palermo

A cura di
Cloe Piccoli

Con
Stefano Graziani

Coordinamento generale
Evelina De Castro

10.09.18 | 17.09.18

L’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, il Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, presentano The Hidden City, a Palazzo Abatellis dal 10 al 17 settembre 2018. Evento Collaterale di Manifesta 12, in occasione di Palermo Capitale della Cultura 2018, il progetto a cura di Cloe Piccoli, con l’artista Stefano Graziani, e il coordinamento generale di Evelina De Castro, Direttrice della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, in collaborazione con tre prestigiose Istituzioni palermitane: la Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, il Conservatorio Vincenzo Bellini e l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Stefano Graziani

Stefano Graziani,
Cedric Price, model for Fun Place, ca.1964
2017

The Hidden City è un progetto diviso in tre parti – un Workshop, un Public Program e un libro, che si ricollega alla tradizione narrativa di Palermo e a quel particolare concetto di Manifesta 12 sulla contaminazione di culture e linguaggi. È su questa lunghezza d’onda che The Hidden City intercetta il tema di Manifesta 12 entrando a Palazzo Abatellis con Cloe Piccoli e Stefano Graziani, per approfondire, svelare e raccontare la stratificazione culturale di un luogo storico e significativo della città di Palermo. L’idea è scandagliare l’identità del luogo attraverso arte, architettura, storia e storie, leggende e documenti d’archivio. Lo studio attraverserà epoche e discipline e si focalizzerà anche sulla relazione fra Palazzo Abatellis e il contesto urbano in cui si inserisce.

Stefano Graziani

Stefano Graziani,
Chiesa di Santa Maria in Porticoli in Campitelli,
(1667), Carlo Rainaldi, Roma

The Hidden City è un laboratorio, un motore di ricerca di storie nascoste, che si sviluppa in quest’antico palazzo nobiliare, trasformato in convento, e poi in Galleria Regionale della Sicilia, con un intervento museografico di Carlo Scarpa del 1953, che resta, ad oggi, uno dei più affascinati dell’architetto veneziano. Qui si lavorerà a una nuova narrazione del luogo attraverso suggestioni storiche e contemporanee, arte e architettura, fotografia e archivi.

Il Workshop, sarà una ricerca che prende il via da dettagli e particolari del palazzo per comprendere la complessità del luogo. I 30 partecipanti, selezionati attraverso open call, avranno libero accesso all’archivio, alla biblioteca e alle zone più nascoste del museo. Guidati dall’artista e dal curatore, svilupperanno il proprio lavoro sull’aspetto scelto, per creare una narrazione collettiva, 30 dossier d’immagini e testi visibili al pubblico domenica 16 settembre. In questo periodo la Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis sarà regolarmente aperta al pubblico secondo i consueti orari.

Per sette giorni, da lunedì 10 a domenica 16 settembre, ogni sera al tramonto, il Public Program offrirà un incontro aperto al pubblico con ospiti internazionali: architetti, scrittori, antropologi, botanici, musicisti che esporranno la loro personale visione e lettura di un aspetto di Palazzo Abatellis e dei temi toccati da The Hidden City. Gli incontri si terranno nella magnifica sala de Il Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis, e nella Sala delle Capriate di Palazzo Chiaramonte Steri, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo, anch’esso connotato da un intervento di Carlo Scarpa. Fra gli ospiti: artisti come Massimo Bartolini, Stefania Galegati, Simon Starling, Luca Trevisani, architetti come Emanuel Christ, Kersten Geers, Ippolito Pestellini, Kuehn Malvezzi, Onsite Studio, storici come Paola Barbera, Guido Beltramini, Maria Vittoria Capitanucci, Philippe Duboÿ, Margherita Guccione, Matteo Iannello, Giovanni Iovane, Pierfrancesco Palazzotto.

Stefano Graziani

Stefano Graziani,
Antonio Canova, Palamede, Gypsotheca e Museo Antinio Canova.
2017

Il sabato sera sarà dedicato a un concerto di musica contemporanea nel cortile di Palazzo Abatellis, a cura del Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini.

Il libro, in inglese e italiano, sarà una sorta di diario o guida d’artista all’interno e ‘intorno’ a Palazzo Abatellis. L’idea è partire da questo luogo specifico per raccontare altre storie e altri luoghi ad esso collegati. Sarà un ambito narrativo in cui si confronteranno componenti storiche e leggendarie, artistiche e letterarie, cultura materiale e suggestioni evocative. Il tutto letto attraverso lo sguardo dell’artista e del curatore e di diversi autori internazionali che verranno coinvolti.

Il curatore

Critica d’arte e curatrice, Cloe Piccoli è docente titolare della Cattedra di Ultime Tendenze delle Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Contributor delle pagine culturali de il quotidiano La Repubblica. È direttore artistico di progetti speciali d’arte contemporanea fra cui le installazioni site specific per Piazza Duomo a Milano di Paola Pivi (2017) e John Armleder (2015). Ha curato mostre, installazioni, progetti per istituzioni internazionali fra cui: MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma; PS1/Moma New York; PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; Museo del Novecento, Milano; La Triennale, Milano; Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Roma (MACRO); Musée d’Art Moderne, Saint Etienne Metropole, (Francia); PAN - Palazzo delle Arti, Napoli; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Domus Academy, Milano; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Cartier Creative Academy, Milano, EXPO Gate, Milano. Ha realizzato personali e progetti di Atelier van LIeshout, Elisabetta Benassi, Massimo Bartolini, Pedro Cabrata Reis, Jonas Dahlberg, Alberto Garutti, Armin Linke, Kuehn Malvezzi, Tobias Rehberger, Atelier van Lieshout, Studio Park, Diego Perrone, Paola Pivi, Vedovamazzei, Darius Ziura. Ha scritto articoli, saggi e interviste con artisti e architetti fra cui: Gabriele Basilico, Stefano Boeri, Jhon Bock, Thomas Demand, Olafur Eliasson, Alberto Garutti, Zaha Hadid, Herzog & de Meuron, Damien Hirst, Carsten Holler, Rem Koolhaas, Joseph Kosuth, Daniel Libeskind, Yoko Ono, Ettore Spalletti, Bill Viola. I suoi ultimi libri sono: Paesaggio Italiano II, Conversazioni con Artisti Italiani (Manfredi Edizioni, Imola 2017), I’ll Be There Forever | The Sense of Classic, (Electa, Milano 2015), Paesaggio Italiano I, Conversazioni con Artisti Italiani (Fortino Edition, Brescia|Miami 2014).

L’artista

Stefano Graziani, artista, docente di fotogra a alla Freie Universitaet di Bolzano, e al Master IUAV a Venezia. È co-fondatore della rivista San Rocco e di Genda. Collabora con riviste e casa editrici. I suoi lavori sono stati esposti a MAXXI Roma, CCA Montreal, Fondazione Prada Milano, Fondazione Fotogra a Modena. Collabora con alcuni studi di architettura, tra cui Baukuh, Milano, Christ&Gantenbein, Basilea, Of ce KGDVS, Bruxelles, PioveneFabi, Milano, Studio Mumbai, Mumbai, 51N4E, Bruxelles, Eric Lapierre, Parigi. Ha pubblicato: Questioning Pictures, Fondazione Prada, Milano, 2017; Neon Palladio, Ep, Losanna, 2016; Fruits and Fireworks, a+mbookstore 2016; Art Paper, Ghent, 2016; Caraibi, Humboldt Books, Milano, 2015; Conversazioni notturne, testi di Alessandro Dandini de Sylva, Quodlibet, 2014; Taxonomies, con una nota dell’autore e testi di Stefano Boeri, Antonello Frongia, Rene Gabri; ha curato il volume di Jeff Wall, Gestus, Scritti sulla fotogra a e sull’arte, Quodlibet, 2013.

In occasione di

Un progetto di

In collaborazione con

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